a Montepulciano il turismo si costruisce con i ragazzi

Montepulciano-Il progetto “Le Buone Pratiche”, nato nel dicembre dello scorso anno su proposta dell’ISVAST (Istituto per la valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana) e proseguito grazie alla sinergia tra i Licei Poliziani e tutti i sindaci e gli assessori dei Comuni coinvolti in Valdichiana, Valdorcia e Amiata, è arrivato finalmente a compimento.

L’intento principale del progetto è stato innanzitutto quello di valorizzare il grande impegno profuso da studenti ed ex studenti, coordinati dagli insegnanti di storia dell’arte, volto alla realizzazione di una sorta di guida nella quale sono stati inseriti degli itinerari che illustrano un percorso tra le opere e le bellezze storiche dei piccoli borghi, troppo spesso dimenticate e non adeguatamente promosse alla stessa maniera delle grandi città.

In sostanza l’evento di mercoledì si è snodato tra gli interventi dei tanti rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni che hanno preso parte e che hanno permesso che questa iniziativa potesse divenire realtà. Il minimo comune denominatore che ha accomunato le dichiarazioni degli intervenuti è stato quello di sottolineare il motivo fondamentale per cui il progetto è stato sostenuto con entusiasmo fin dai primi momenti, ovvero il tentativo di promuovere maggiormente e sotto una visione rinnovata, l’enorme ricchezza delle zone che abitiamo e che quotidianamente abbiamo davanti ai nostri occhi ma che colpevolmente apprezziamo poco, nonostante la Toscana, in particolare la provincia di Siena, sia il luogo nel quale è presente il più alto numero di siti archeologici al mondo.

Aspetto, questo, che è stato ribadito con forza dal FEISCT (Federazione Europea Itinerari Storici, Culturali e Turistici): voler far comprendere alle persone l’importanza del bene culturale non solo come bene in sé stesso ma soprattutto come bene che appartiene a tutti e tramite il quale la nostra comunità dapprima si sviluppa e intorno al quale essa successivamente si riconosce, dato che la Toscana viene riconosciuta come la regione che storicamente, a livello nazionale, vanta l’unione territoriale più antica e di conseguenza le radici culturali più profonde.

Altro tema saliente emerso dalla conferenza è senza dubbio quello del coinvolgimento, a livello culturale, dei numerosi turisti che ogni anno vengono a visitare le bellezze sia naturali che artistiche di queste terre. Riguardo a ciò occorre però eseguire una distinzione: gli sforzi necessari alla realizzazione degli opuscoli sono rivolti esclusivamente a sensibilizzare quei turisti che considerano il viaggio un’occasione unica, non tanto per visitare delle località, quanto piuttosto per accrescere il proprio grado di conoscenza delle stesse, andando concretamente alla scoperta dello stile di vita e delle tradizioni della popolazione che lì vive.

La visione, definibile come esclusiva, del viaggio equivalente ad un’esperienza di puro godimento, si contrappone purtroppo al turismo di massa, assai diffuso nel mondo contemporaneo, il quale consiste nel visitare vari luoghi, spesso quelli più famosi, in poco tempo, senza conoscerne le informazioni di base che permettono una corretta lettura di ciò che si sta osservando.

L’ultima parte dell’evento è stata riservata alle parole di due ex studenti che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa, i quali hanno affermato che non si è trattato del solito copia e incolla dal web ma di un faticoso e scrupoloso lavoro a 360°, con sopralluoghi sul campo e ricerche in biblioteca su antichi manoscritti. Un lavoro che dovrebbe auspicabilmente essere il primo di una lunga serie, di fattura tale da rendere meglio note delle opere che vengono sottovalutate, così come se ne realizzano ormai da anni all’estero, pur non possedendo la medesima quantità e bellezza rispetto a ciò che possediamo nel nostro paese.

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